FAQ - Domande Frequenti

Domande frequenti

I documenti che servono per vendere casa sono molti.

Non è detto, anzi è improbabile, che tu li abbia già belli pronti.

Ma non ti preoccupare perché possono essere recuperati presso i vari uffici, con l’aiuto del tuo agente immobiliare di fiducia.

Qui di seguito trovi una breve lista che può aumentare in funzione della situazione specifica.

Se vuoi puoi approfondire l’argomento scaricando le guide “Vendere Casa Velocemente” e “Acquista Casa Serenamente”.

    1. Il Titolo di Provenienza o Atto di acquisto o Rogito Notarile (Leggi l’articolo del mio Blog sul Titolo di Provenienza);
    2. Planimetria Catastale, l’ultima depositata in catasto  (Leggi l’articolo del mio Blog sulla Planimetria Catastale)
    3. Visura catastale aggiornata (Leggi l’articolo del mio Blog sulla Visura Catastale);
    4. Licenza Edilizia;
    5. Certificato di agibilità (Leggi l’articolo del mio Blog sul Certificato di Agibilità);
    6. Eventuali pratiche edilizie presentate per lavori di ristrutturazione (Approfondisci l’argomento Conformità Urbanistica sul mio Blog);
    7. Attestato di prestazione energetica;
    8. Dichiarazione di conformità degli impianti o dichiarazione di rispondenza;
    9. Regolamento di condominio;
    10. Liberatoria dell’amministratore;
    11. Documento di identità di tutti i comproprietari.

Vendere Casa dopo averla ristrutturata usufruendo delle agevolazioni fiscali previste dalla Legge 77/2020 è sempre possibile.

Tuttavia, con la Legge di Bilancio 2024 sono state introdotte delle importanti novità per limitare l’uso speculativo degli incentivi.

Per approfondire puoi leggere il mio articolo sul Blog

Vendere Casa dopo i Lavori di Ristrutturazione Bonus 110%

Brevemente se la casa viene rivenduta entro i 10 anni dalla conclusione dei lavori occorre pagare il 26% di Imposta Sostitutiva sulle Plusvalenze maturate a seguito della rivendita.

Non si paga nulla se si vende la casa trascorsi i 10 anni dall’ultimazione dei lavori o se si dimostra di averla adibita ad abitazione principale per la maggior parte del periodo tra l’ultimazione dei lavori e la vendita.

Per maggiori approfondimenti ti rimando al mio articolo del Blog.

L’Attestato di Prestazione Energetica è un documento che attesta l’efficienza energetica di un edificio, nel nostro caso di un appartamento.

Per farla molto semplice, ogni appartamento consuma una certa quantità di energia, per essere riscaldato, per essere illuminato, insomma, per essere vissuto.

Attraverso accorgimenti sia di livello costruttivo che progettuale possiamo fare in modo che le case, e gli edifici in genere, consumino talmente poco da essere, al massimo dell’efficienza, autosufficienti.

La ratio della legge è quella che un giorno il prezzo di un immobile debba essere fortemente influenzato dalla sua prestazione energetica.

Ad oggi non è così perché noi italiani abbiamo preso molto sottogamba questa situazione che ci è anche costata a livello economico, viste le sanzioni che abbiamo dovuto pagare per non essere stati solleciti nel dotarci di una legge nazionale.

Comunque, per evitare di annoiarti, devi sapere che l’APE (Attestato di prestazione energetica) è obbligatorio per poter vendere casa, va allegato all’atto definitivo di compravendita, non solo, deve essere predisposto prima ancora di metterlo in pubblicità.

Infatti, la legge prevede che debba essere evidenziata la prestazione energetica sin dalla fase di pubblicazione degli annunci pubblicitari.

Pena sanzioni amministrative belle pesanti che vanno da un minimo di 500 Euro ad un massimo di 3000 Euro per il responsabile dell’annuncio, da 3000 Euro fino a 18.000 Euro per il proprietario che lo omette.

Ritengo che sia importante farlo.

Se la tua casa è particolarmente virtuosa consumerà poco e le verrà assegnata la lettera A con vari scaglioni da A1 ad A4, mentre se consuma più di una Lada Niva del 1983 allora la classe sarà una sonora G.

L’attestato di prestazione energetica è obbligatorio per legge nel caso in cui si decidesse di mettere in vendita il proprio appartamento, il notaio ne pretenderà una copia in originale da allegare nell’atto notarile stesso per essere conservato presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari. 

Deve essere predisposto sin dall’inizio della procedura di vendita perché l’annuncio o il cartello messo sotto casa devono riportare chiaramente i dettagli della prestazione energetica.

Pesanti sono le sanzioni in caso di mancanza dell’ape che vanno da un minimo di 500 Euro ad un massimo di 3000 Euro per il responsabile dell’annuncio, da 3000 Euro fino a 18.000 Euro per il proprietario che lo omette.

La certificazione di conformità degli impianti garantisce che gli stessi siano stati eseguiti da personale abilitato e secondo gli standard previsti dalle norme di riferimento.

Ogni impianto a servizio dell’unità immobiliare, termico, elettrico e di adduzione del gas deve essere dotato di certificazione di conformità che specifichi le personali competenze del tecnico che lo ha realizzato. 

La certificazione di conformità è obbligatoria per legge nel caso di immobili di nuova costruzione, mentre può essere omessa nel caso di un appartamento venduto da privato sempre che il potenziale acquirente sia stato messo a conoscenza della mancanza.

La Dichiarazione di Rispondenza possiamo definirla come un surrogato della Certificazione di Conformità degli impianti.

Quest’ultima viene rilasciata dal tecnico incaricato della realizzazione dell’impianto subito dopo il collaudo definitivo, mentre la Dichiarazione di Rispondenza viene rilasciata da un tecnico abilitato ma su un impianto fatto da altra persona che, tuttavia, non ha rilasciato la Certificazione.

E’ inutile nascondercelo, molto spesso si ha a che fare con impianti realizzati da persone competenti ma senza nessun tipo di abilitazione, in questi casi l’impianto funziona alla perfezione e può avere anche elevati standard di sicurezza, ma non è certificato.

Per ottenere un effetto simile alla certificazione si surroga con la DR.

Nel caso in cui il venditore è il costruttore egli è obbligato a rilasciare la Dichiarazione di Conformità di ogni impianto a servizio della casa, oltre a tutti gli altri obblighi di sicurezza e assicurativi.

L’obbligo decade nel caso in cui il venditore è un privato.

Spesso infatti capita di vendere appartamenti con gli impianti a norma ma realizzati quando non c’era nessun obbligo di certificazione.

In tal caso si può essere zelanti facendo redigere la DR, ma non c’è nessun obbligo, la cosa importante è che l’acquirente sia stato messo a conoscenza della mancanza e tale circostanza abbia avuto un peso nella determinazione del prezzo di vendita.

Certamente, il fatto che gli impianti non sono a norma non crea problemi alla vendibilità della casa. 

E’ importante, tuttavia, che il futuro acquirente venga messo a conoscenza di tale circostanza e, soprattutto, è importante che questo abbia avuto influenza nella determinazione dell’accordo di vendita

La conformità Catastale è la corrispondenza tra lo stato di fatto dell’unità immobiliare, ed i relativi dati catastali e planimetrici.

In particolare, è necessario che siano allineati i dati riportati nella Visura Catastale, con i dati reali dell’immobile come toponomastica ed intestazione.

Deve esserci, inoltre, perfetta corrispondenza tra la distribuzione degli ambienti interni ed esterni della casa, con la distribuzione che risulta dalla planimetria depositata in catasto.

La Visura Catastale è un documento fondamentale per comprendere la storia e la situazione fiscale di un immobile. 

Fornisce informazioni dettagliate sull’unità immobiliare, inclusi dati come l’intestazione, i diritti vantati, la toponomastica (volgarmente l’indirizzo), la classe, la consistenza, la rendita catastale ed altri dati cruciali sia per la compravendita, che per valutare la tassazione e la gestione fiscale degli immobili. 

Grazie all’informatizzazione della Pubblica Amministrazione e alla moderna tecnologia, è possibile ottenere rapidamente questi documenti, evitando lunghe code presso gli uffici di competenza. 

Esistono diverse tipologie di visura catastale da scegliere in base alle proprie esigenze, come visure per soggetto, per immobile o per indirizzo

In breve, la Visura Catastale è la “Carta di Identità” di un immobile e costituisce una risorsa preziosa per chiunque abbia interesse nell’ambito immobiliare e fiscale. 

Se vuoi approfondire, ti consiglio di leggere l’articolo del blog dedicato proprio alla Visura Catastale

Come abbiamo visto nell’apposita sezione delle FAQ, la Visura Catastale è un documento di fondamentale importanza sia nell’ambito della compravendita di un immobile sia nell’ambito della gestione fiscale dello stesso.

Puoi trovare molte informazioni sul Catasto nell’apposito articolo del mio Blog.

Per rispondere alla tua domanda la visura catastale è conservata proprio negli archivi del Catasto. E’ un documento pubblico a cui può accedere chiunque ne sia autorizzato.

E’ possibile chiederla ad un tecnico o anche alle Agenzie Immobiliari che di norma dovrebbero avere accesso agli archivi catastali.

Tuttavia devi sapere che se accedi alla tua area riservata dell’Agenzia delle Entrate autenticandoti con uno dei modi previsti, come lo SPID o la Carta di Identità Elettronica, hai accesso totalmente gratuito ai dati catastali degli immobili che risultano intestati a te ivi compresa la Visura Catastale.
Puoi anche scaricare la Planimetria Catastale.

Comunque se hai difficoltà a scaricarla non preoccuparti troppo, vieni in Agenzia oppure chiama lo 0640801855 e sarò lieto di aiutarti a prenderne una copia.

Cosa è l’Ispezione Ipotecaria

Una ispezione ipotecaria è un documento rilasciato dalla Conservatoria dei Registri Immobiliari (chiamati anche Uffici di Pubblicità Immobiliare) che riporta l’elenco delle formalità iscritte a carico di un soggetto, sia esso una persona fisica che giuridica.

Le formalità iscritte possono essere di tre tipi:

  • Trascrizioni: riguardano i trasferimenti di proprietà, i diritti reali di godimento e le ipoteche.

  • Iscrizioni: riguardano i pignoramenti, le sequestri e le prescrizioni ipotecarie.

  • Annotazioni: riguardano gli atti con cui si registra un atto o un documento che non ha valore di trascrizione o di iscrizione. L’annotazione può essere utilizzata, ad esempio, per registrare una sentenza di separazione o di divorzio o per registrare l’avvenuta stipula di una Convenzione Integrativa.

L’ispezione ipotecaria può essere richiesta da chiunque, sia per motivi personali che professionali.

È un documento utile in diverse situazioni, ad esempio:

  • Prima di acquistare un immobile: l’ispezione ipotecaria consente di verificare l’esistenza di eventuali gravami sull’immobile, come ipoteche o pignoramenti.

  • Prima di concedere un finanziamento: l’ispezione ipotecaria consente di verificare la situazione debitoria del richiedente.

  • Prima di stipulare un contratto di locazione: l’ispezione ipotecaria consente di verificare se l’immobile è gravato da ipoteche o pignoramenti.

In Italia, l’ispezione ipotecaria può essere richiesta in due modi:

  • Presentando una richiesta presso la Conservatoria competente. In questo caso, è necessario fornire i dati anagrafici o fiscali del soggetto di interesse.

  • Richiedendo l’ispezione ipotecaria online. Il servizio è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

L’ispezione ipotecaria online è gratuita per le persone fisiche che richiedono informazioni relative ai propri immobili.

Per le persone giuridiche e per le richieste relative ad altri soggetti, è invece previsto un costo che varia a seconda della tipologia di ispezione.

Il documento di ispezione ipotecaria riporta i seguenti dati:

  • Dati anagrafici o fiscali del soggetto di interesse

  • Dati catastali dell’immobile

  • Elenco delle formalità iscritte

  • Data, numero di registro particolare e generale di ciascuna formalità

Se hai bisogno di una ispezione ipotecaria e non sai a chi rivolgerti chiama senza indugi lo 0640801855 e sarò lieto di aiutarti.

La Conformità Urbanistica è la corrispondenza tra lo stato di fatto dell’immobile e l’insieme dei titoli edilizi abilitativi rilasciati in tutta la storia costruttiva dell’edificio.

A partire dal permesso di costruire, passando per il Certificato di Agibilità per finire ai vari titoli abilitativi quali Cila, Scia e Super Scia.

Duole dirlo ma molti notai non fanno assolutamente nulla per verificare la Conformità Urbanistica e Catastale dell’immobile oggetto di compravendita, limitandosi ad inserire, nell’atto, delle dichiarazioni dove la parte venditrice dichiara e la parte acquirente prende atto della presenza dei titoli abilitativi.

Ugualmente per la distribuzione degli spazi interni, fa firmare le planimetrie ammonendo le parti che, dichiarando il falso, potrebbero essere passibili di procedimenti penali.

La presenza di un Agente Immobiliare Professionale è garanzia di un controllo approfondito ed accurato circa la rispondenza tra lo stato di fatto e le risultanze documentali.

Per avere la certezza della Conformità dell’immobile è possibile produrre una Relazione Tecnica Integrata di Conformità Urbanistica e Catastale.

La Relazione Tecnica Integrata di Conformità Urbanistica e Catastale (RTI) è un documento redatto e firmato da un professionista abilitato (Geometra, Ingegnere o Architetto) che attesta la Conformità Edilizia ed Urbanistica dell’immobile.

Questo documento ti consente di verificare se l’immobile presenta una difformità o un abuso edilizio. Ad esempio, potrebbe essere stato modificato o realizzato in maniera difforme rispetto al progetto presentato al Comune di riferimento. 

In tal caso, potrebbe non essere facile portare a termine la compravendita o fare le ristrutturazioni pianificate.

Ad oggi non è ancora obbligatorio produrre la Relazione Tecnica Integrata di Conformità Urbanistica e Catastale tra i documenti per fare l’atto notarile definitivo di compravendita.

Tuttavia, è consigliabile perché aumenta notevolmente l’appetibilità dell’immobile, fornisce garanzie di un acquisto sicuro ed è una ottima risorsa nel caso in cui il cliente potenziale acquirente dovesse aver bisogno di un finanziamento ipotecario.

Il certificato di conformità urbanistica viene rilasciato da un tecnico, un geometra o un architetto, iscritto all’albo.

Se dovessi incaricare te per la Vendita della mia Casa, penseresti tu a trovare i documenti necessari?

Certamente, uno dei compiti di un Agente Immobiliare Professionale è proprio quello di aiutare il Venditore a reperire tutti i documenti necessari per la Vendita della Casa.

Molti documenti potresti averli a casa custoditi in qualche cartellina che non apri da anni, ma se non li trovi nessun problema perché grazie alla nostra struttura di Back Office faremo un preliminare lavoro di Due Diligence e ci occuperemo di reperire, presso le strutture e gli uffici competenti, TUTTI i documenti di cui non disponi.

Se vuoi sapere quali sono i documenti necessari per vendere casa puoi leggere l’articolo della mia rubrica “Focus Casa – L’immobiliare Praticamente” dove ne parlo approfonditamente.

I Documenti Indispensabili per Vendere Casa

Ma la Due Diligence non finisce qui perché oltre a trovarli faremo anche un lavoro di controllo per assicurarci che siano tutti in perfetta regola.

Grazie al pool di professionisti che da anni lavorano a braccetto con me sono in grado di risolverti qualsiasi problematica dovessimo trovare.

L’importante è agire per tempo senza aspettare l’ultimo minuto.

E’ cosi che riconosci un Professionista del Settore Immobiliare, è così che potrai vendere casa serenamente, in poco tempo e soprattutto senza problemi.

Certamente ma solo nel caso in cui la casa non sia abitata e libera da tutti i beni di valore. 

Si, decideremo insieme i giorni e gli orari che maggiormente fanno comodo a te in modo da arrecarti meno disturbo possibile.

Tieni presente, tuttavia, che ci sarà bisogno di tanta pazienza e flessibilità per poter andare incontro anche alle esigenze logistiche dei potenziali acquirenti.

La decisione di Vendere Casa va ponderata molto bene.

Le conseguenze di un ripensamento dipendono da quando decidi di non voler più vendere.

Se hai soltanto fatto qualche annuncio privatamente e sparso un pò la voce puoi decidere di non vendere più in qualsiasi momento.

Se hai affidato un incarico ad una agenzia devi controllare se nell’accordo è previsto un recesso senza penali. I miei incarichi, ad esempio, sono in esclusiva e irrevocabili fino alla naturale scadenza. 

Se hai già accettato una proposta, o sottoscritto una scrittura riproduttiva preliminare di compravendita, non puoi tirarti indietro.

L’acquirente può chiedere ed ottenere da un giudice l’esecuzione in forma specifica, ovvero il trasferimento della proprietà a seguito del pagamento del prezzo pattuito.

Qualora non dovesse procedere in tal senso potrebbe comunque chiederti la restituzione della caparra ed il pagamento dei danni.

Se nella trattativa è stata coinvolta un’agenzia immobiliare dovrai pagare le provvigioni anche se l’atto non si è concluso.

Acquistare Casa è un passo importante e non deve essere preso con sufficienza.

Le proposte di acquisto sono irrevocabili per un lasso di tempo prestabilito, questo vuol dire che non è possibile ripensarci.

Passato l’intervallo di irrevocabilità, in caso di mancata accettazione, puoi tirare un respiro di sollievo e riprendere il deposito.

Ma, se nel frattempo è arrivata l’accettazione, diventano intese preliminari, il deposito diventa caparra confirmatoria e matura il diritto alla provvigione a favore dell’Agente Immobiliare, ovviamente in caso di accordo raggiunto per il suo intervento.

Il codice civile norma questa fattispecie.

A seconda della fase in cui matura il ripensamento le conseguenze possono essere più o meno gravi.

Approfondisci l’argomento nell’articolo del Blog dedicato all’annullamento di una proposta di acquisto 

Una proposta di acquisto è un documento con cui una parte, detta acquirente, comunica ad un’altra parte, detta venditrice di voler acquistare l’immobile di proprietà di quest’ultima a determinate condizioni.

Per avere maggiori informazione sulla proposta di acquisto puoi leggere il mio articolo dedicato Cosa è una proposta irrevocabile di acquisto

Si, per dare valenza e consistenza ad una proposta di acquisto deve essere lasciato un importo a deposito cauzionale infruttifero.

Detto importo dovrà essere restituito nel caso di mancata accettazione della proposta di acquisto, mentre potrà essere incassato dal venditore, nel caso di accettazione della proposta di acquisto.

Leggi di più sull’argomento Deposito Cauzionale Infruttifero sul mio Blog

La caparra confirmatoria è un istituto previsto e disciplinato all’articolo 1385 del codice civile.
Tale contratto ha diverse funzioni giuridiche e contrattuali e non va confusa con altri istituti come l’acconto e la caparra penitenziale.

Nell’ambito di una compravendita immobiliare possiamo definirla come quella somma di denaro che viene scambiata alla conclusione dell’accordo e che serve ad impegnare le parti.

In caso di inadempienza agli impegni contrattuali, se la parte che ha dato la caparra è inadempiente, l’altra può recedere dal contratto, ritenendo la caparra, se inadempiente è invece la parte che l’ha ricevuta, l’altra può recedere dal contratto ed esigere il “doppio della caparra”.

E’ un argomento complesso e articolato la cui trattazione non può esaurirsi in una Faq, se vuoi puoi approfondire l’argomento Caparra Confirmatoria sul mio Blog.

La caparra penitenziale disciplinata dall’art. 1386 del codice civile è la somma di denaro versata al momento della conclusione del contratto, da valere quale «corrispettivo » del diritto di recesso pattuito in favore di una o di entrambe le parti.

Come già detto per la caparra confirmatoria la sua argomentazione non può essere esaustiva nella nostra analisi parziale.

In una compravendita immobiliare in cui venga versata una somma a titolo di caparra penitenziale, i contraenti si riservano la scelta tra il recesso e l’adempimento.

Nel primo caso, il recedente perde la caparra data o, se a recedere è la parte che l’ha ricevuta, deve restituire il doppio della caparra avuta; se, invece, il recesso non è azionato, la caparra deve essere restituita, salvo che sia imputata alla prestazione dedotta in contratto.

In pratica, e a differenza della caparra confirmatoria, ci si accorda già prevedendo la possibilità di recedere. 

Nel caso in cui non avviene il recesso e non si raggiunge lo scopo del contratto la caparra penitenziale deve essere restituita altrimenti viene imputata alla prestazione, quindi come acconto nel nostro caso.

Approfondisci il tema Caparra Penitenziale direttamente all’articolo del mio Blog

Compromesso è un termine gergale entrato ormai nella consuetudine per indicare un accordo preliminare di compravendita da stipularsi prima della stipula dell’atto definitivo di compravendita.

Esso serve, nella maggior parte dei casi, per dare del tempo alle parti di organizzare la logistica del trasferimento.

Potrebbe ad esempio essere necessario attendere l’erogazione di un mutuo ipotecario a favore dell’acquirente che oppure, potrebbe avere la necessità di monetizzare la vendita del proprio appartamento.

Mente per quanto attiene al venditore potrebbe aver bisogno di tempo per liberare l’immobile o addivenire egli stesso all’acquisto di un nuovo appartamento.

Generalmente viene elaborato su modulistiche in dotazione a qualsiasi agenzia immobiliare e può anche essere trascritto.

In quest’ultimo caso è necessario l’intervento del notaio.

La trascrizione del preliminare di compravendita è importante perché congela a quel momento la situazione ipotecaria dell’immobile. 

Qualsiasi iscrizione postuma alla trascrizione del preliminare non ha effetti sull’immobile e quindi protegge la compravendita.

E’ bene notare che una proposta accettata diviene essa stessa un preliminare di compravendita nel momento in cui tale circostanza è esplicitamente prevista.

Per approfondire l’argomento ti consiglio di leggere questi articoli che ho scritto per il mio blog:

  1. Il Contratto Preliminare di Compravendita

  2. Che cosa è una Proposta Irrevocabile di Acquisto?

  3. Che differenza c’è tra una Proposta Irrevocabile di Acquisto e un Preliminare di Compravendita

Un preliminare è il termine consueto per indicare un compromesso.

Compromesso è un termine gergale entrato ormai nella consuetudine per indicare un accordo preliminare di compravendita da stipularsi prima della stipula dell’atto definitivo di compravendita.

Esso serve, nella maggior parte dei casi, per dare del tempo alle parti di organizzare la logistica del trasferimento.

Potrebbe ad esempio essere necessario attendere l’erogazione di un mutuo ipotecario a favore dell’acquirente che oppure, potrebbe avere la necessità di monetizzare la vendita del proprio appartamento.

Mente per quanto attiene al venditore potrebbe aver bisogno di tempo per liberare l’immobile o addivenire egli stesso all’acquisto di un nuovo appartamento.

Generalmente viene elaborato su modulistiche in dotazione a qualsiasi agenzia immobiliare e può anche essere trascritto.

In quest’ultimo caso è necessario l’intervento del notaio.

La trascrizione del preliminare di compravendita è importante perché congela a quel momento la situazione ipotecaria dell’immobile.

Qualsiasi iscrizione postuma alla trascrizione del preliminare non ha effetti sull’immobile e quindi protegge la compravendita.

E’ bene notare che una proposta accettata diviene essa stessa un preliminare di compravendita nel momento in cui tale circostanza è esplicitamente prevista.

Per approfondire l’argomento ti consiglio di leggere questi articoli che ho scritto per il mio blog:

  1. Il Contratto Preliminare di Compravendita

  2. Che cosa è una Proposta Irrevocabile di Acquisto?

  3. Che differenza c’è tra una Proposta Irrevocabile di Acquisto e un Preliminare di Compravendita

Non esiste una legge specifica in merito, il tutto è demandato alla trattativa tra le parti.

Usi e costumi dei luoghi in cui avviene la compravendita determinano la prassi.

Ad esempio, a Roma, consideriamo congrua una somma che non sia inferiore al 10% e non superiore al 20% del prezzo intero di acquisto.

L’articolo 63, quarto comma, disp. att. Cod.Civ.  prevede che sia l’acquirente a doversi occupare degli oneri condominiali ordinari sia per l’anno in corso che per quello precedente.

Questo per evitare che vengano a crearsi dei buchi temporali che possano causare insolvenze a danno del condominio.

Il venditore, quindi è tenuto a saldare le quote relative al periodo precedente, ma se non lo fa, queste somme devono essere pagate in prima battuta dal nuovo proprietario, con la possibilità però, per lo stesso, di rivalersi su chi avrebbe dovuto provvedere.

L’arma migliore di cui dispone l’acquirente per tutelarsi al meglio resta quella della verifica diretta con la redazione di una liberatoria dell’amministratore di condominio in grado di attestare il pagamento di qualsiasi quota pendente fino al momento della vendita della casa. 

La liberatoria condominiale va richiesta in prossimità della stipula dell’atto definitivo di compravendita e deve contenere, oltre alla dichiarazione di pagamento di tutti gli oneri di ordinaria e straordinaria amministrazione anche l’assenza di liti in cui sia coinvolto il condominio e delibere di natura straordinaria.

Non è possibile stabilire matematicamente il tempo necessario per Vendere una Casa.

In una normale situazione di mercato i tempi possono variare dai tre ai sei mesi.

Se per una compravendita si superano i sei mesi allora vuol dire che c’è un problema che potrebbe essere legato alla valutazione sbagliata data all’immobile dal Venditore o, peggio, dall’agenzia immobiliare.

Personalmente ho messo a punto un Sistema di Vendita chiamato “Safe Home” che permette di Vendere Casa in 90 giorni al miglior prezzo di mercato che si può raggiungere e senza incorrere in rischi di perdita di denaro.

Il tutto si basa su una corretta valutazione di mercato.

Non solo è possibile ma è auspicabile.

Soprattutto quando la vendita o meno dipende dall’importo che vuoi realizzare.

Ti dico subito che non esistono gli amatori per le case, a meno che tu non abbia un attico e super attico a Campo de’ Fiori, in tal caso ne possiamo parlare.

Per questo motivo la valutazione di un agente immobiliare professionista, che sia abilitato e ne abbia le capacità, ti aiuterà non solo a vendere, ma ad impostare una strategia che ti permetterà di raggiungere la massima soddisfazione economica possibile.

Si, ma ti posso mettere nelle condizioni di averla gratis!

Infatti, ho messo a punto, in collaborazione con Requot, un comodo valutatore on-line che, con pochissimi passaggi, ti restituisce una Valutazione Professionale con una precisione del +/-5%.

Valuta Casa online

Mentre per una mia Valutazione Professionale Personalizzata allora il costo varia in funzione dell’immobile e del motivo per cui è richiesta.

Qualora la finalità della Valutazione fosse una Compravendita, posso metterti nelle condizioni di recuperare l’intero importo speso e di ottenere un extra bonus pari al 100% dell’importo speso.

Infatti, affidandomi l’incarico, a compravendita conclusa, ti regalerò un Bonus Spesa di importo pari al doppio del costo della valutazione.

Non esiste, purtroppo, un metodo infallibile per scegliere il giusto Agente Immobiliare.

Questo avviene in tutte le categorie professionali, chi non ha mai sentito parlare di quel dentista macellaio che invece, secondo alcuni, è il migliore sulla piazza.

Il nostro giudizio deriva sempre da un’esperienza vissuta, se l’esperienza è stata positiva il giudizio è ovviamente dello stesso segno, al contrario anche il giudizio segue l’impatto emotivo negativo.

La prima cosa da fare quando si decide di affidarsi ad un agente immobiliare, è controllare che egli sia regolarmente abilitato a svolgere la professione.

Mi preme, infatti ricordare, che i sedicenti agenti immobiliari che non hanno superato i relativi esami e quindi non sono regolarmente iscritti presso la propria camera di commercio, NON possono esercitare e NON possono chiedere provvigioni e quindi NON possono prestare la loro opera di agenti immobiliari.

È molto importante affidarsi ad un agente immobiliare regolarmente iscritto perché questo ti tutela contro eventuali errori professionali. Infatti, gli agenti immobiliari regolari hanno l’obbligo di contrarre una specifica assicurazione che copra i rischi professionali.

La seconda cosa che puoi fare è prendere qualche informazione.

Diffida, oggi nel 2023, di chi non ha nessuna traccia sul Web.

Generalmente chi non compare in una ricerca su Google ha qualcosa da dover nascondere e di affidabilità neanche a parlarne.

Certo ci sono i boomer, gli orsi che non vogliono apparire, ma questo restare indietro nel tempo non va di certo a favore della loro professionalità, pertanto, io li scarterei in una sorta di legge di selezione naturale.

Di contro chi può vantare di un discreto numero di recensioni è sicuramente un professionista serio che si mette in gioco e non ha paura di mostrare le proprie debolezze anche dietro ad una recensione negativa.

Se vuoi approfondire l’argomento ti invito a leggere l’articolo dedicato sul mio Blog: Come riconoscere un Agente Immobiliare Affidabile

Certamente è più sicuro dell’affidarsi al primo che capita.

Allo stesso tempo, se ci si improvvisa agenti immobiliari il rischio che si corre è quello di spendere molti più soldi di quanti se ne sarebbero spesi per pagare una provvigione.

Ci sono persone che non hanno alcuna attitudine alla vendita perché la loro vita si è svolta magari in ambito accademico.

Altre persone hanno spiccate doti di commercianti ma non hanno la benché minima preparazione tecnica.

Per poter vendere casa da solo bisogna saper incarnare il tecnico ed il venditore nella stessa persona.

I principali punti di inciampo potrebbero essere:

  1. stima non corretta del valore dell’immobile;
  2. documenti mancanti o non in regola;
  3. casa non correttamente valorizzata;
  4. scarsa visibilità dell’annuncio;
  5. errata gestione della trattativa;
  6. non sapere cosa fare per organizzare correttamente un preliminare.

Fortunatamente per te che stai leggendo, ho scritto una guida che cerca di dare una risposta alle tante domande che ci si pone nel momento in cui si decide di mettere in vendita casa; la puoi scaricare a questo link: Guida per Vendere Casa Serenamente

Non solo sto strutturando un servizio che si chiama (al momento poi forse in futuro cambierà nome) Personal Coach Immobiliare.

Un percorso di affiancamento, a pagamento, alla Vendita Privata. 

Per maggiori dettagli chiedi un appuntamento direttamente con me a questo link: Vendi casa privatamente

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